Fino al 17 aprile 2017 presso il Madre – museo d’arte contemporanea Donnaregina – di Napoli sarà possibile ammirare una mostra affascinante dal titolo “Sette Stagioni dello Spirito “di Gian Maria Tosatti, artista internazionale che si muove tra Napoli e New York.
Autore eclettico di opere in progress incentrati sul concetto di identità e sul legame tra opera d’arte e ambiente circonda l’uomo.
L’istallazione è il frutto di un progetto che si è andato realizzando nel corso di tre anni dal 2013 al 2016 curato da Eugenio Viola e promosso e organizzato dalla Fondazione Morra, con il sostegno della Galleria Lia Rumma e in collaborazione con Regione Campania.
Napoli è la città ideale per una mostra del genere dove tutta la solarità della sua gente unita alla creatività dell’artista scaturisce in un legame forte con i luoghi della vita associata, e quindi con la comunità locale, rendendo il capoluogo campano la vera protagonista della sua arte.
Il Castello Interiore, scritto nel 1577 da Santa Teresa D’Avila è la principale fonte di ispirazione del progetto. Un libro dove l’anima umana viene inglobata in un castello di “mansioni”, sette stanzeche si succedono all’interno dell’animo umano abitato da Dio.
La mostra documenta questa esperienza in cui l’artista ha avuto anche la grande intuizione di rivalorizzare sette edifici di grande interesse storico-artistico prima abbandonati o dismessi, che in questi tre anni sono stati riaperti e recuperati a tutto vantaggio dei quartieri e della gente.
Le installazioni sono così itineranti e possono essere considerate come delle “stazioni” di un percorso non solo fisico attraverso la città e le sue meraviglie. Un cammino di purificazione interiore che da una dimensione completamente negativa, dominata dal ciclico ritorno del male dell’anima, dal pericolo di inerzia, dalla tentazione, dal peccato e dall’errore, conduce gradualmente al bene puro, attraverso la raggiunta consapevolezza da parte dell’uomo di una luce interiore che alberga dentro di lui.
Una ritrovata forza per l’umanità capace di risollevarla nei momenti di difficoltà, e attraverso il lavoro e la certezza che per cambiare le cose occorra concretezza.
Clara Labrozzi
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