Il numero 7 – Architetture e luoghi della Misericordia
A conclusione dell’anno giubilare appena trascorso e alla luce delle riflessioni emerse in occasione del recente convegno svoltosi a Pescara lo scorso ottobre, si vuole offrire un contributo di arricchimento e rifl essione sulla complessità della costruzione di uno spazio sacro anche “nella cultura di oggi, in un ambito globale che ha stravolto tutti i criteri logici di percezione del tempo e dello spazio” e con tutte le problematiche connesse al rapporto tra il valore cultuale e culturale. Ci si interroga quindi sul messaggio spirituale di cui lo spazio sacro sarà testimonianza e sulla fi gura dell’architetto “che rende la bellezza abitabile”. E “quanto più equilibrato sarà il rapporto che l’architetto-artista creerà fra la pesantezza della forma e la levità della luce, tanto più l’architettura si esprimerà in forme abitabili come luogo di bellezza”. Lasciando quindi la parola alle immagini, nelle opere progettate dall’architetto Mario Botta, sarà possibile scorgere esempi che potranno illustrare l’importanza di una connessione tra i luoghi di culto ed il contesto, in un dialogo serrato con la complessità dello spazio circostante.
Si potrà leggere l’esperienza della misericordia come un servizio che la la comunità cristiana, attraverso la costruzione di una chiesa, riesce ad offrire alla città, al territorio e alla gente che lo abita. Ed è esattamente dal concetto di bellezza e del “bello cristiano” che si può giungere a vivere la misericordia in ambito artistico e architettonico. S ono quindi molteplici le rappresentazioni di un tema che costituisce il nucleo centrale del pensiero cristiano e che è stato espresso in forme d’arte nelle opere che gli artisti ci hanno lasciato. I concetti di salvezza e perdono sono in stretta connessione con l’esperienza di misericordia e rappresentano i punti di riferimento di un dialogo espressivo che si traduce in testimonianze di grande valore. Il portale del battistero di Parma, Portale del Giudizio con la fi gura del Cristo Giudice che si mostra in tutta la sua umanità, oppure le raffigurazioni delle parabole del Figliol Prodigo celebre quella di Rembrandt o La partenza del figliol prodigo di Hieronymus Bosch, sono soltanto alcuni degli esempi che potremo rileggere quali declinazioni della misericordia in forme d’arte.
Francesca Rapini, Direttore Responsabile