Il corso “Eremi e luoghi di culto rupestri” apre un ciclo di percorsi focalizzati sui luoghi di fede, architettura ed arte in Abruzzo; un patrimonio di eremi, santuari, abbazie, monasteri, chiese tratturali e campestri, opere dell’uomo in simbiosi con la natura che identificano la spiritualità arcaica e mistica dell’Abruzzo che ha mantenuto equilibrio tra paesaggio, natura e presenza stratificata dell’uomo.
Con il cristianesimo all’origine ed il monachesimo benedettino successivamente, monasteri ed abbazie furono i veri centri della vita sociale e l’architettura religiosa, ancor più di quella civile, ebbe una produzione non solo quantitativa ma principalmente qualitativa per il caratterizzarsi di maestranze locali e rielaborazioni stilistiche di architetture di provenienza europea.
Le architetture religiose in Abruzzo isolate o urbane, presenze e testimonianze di un patrimonio da custodire e tramandare, sono l’espressione di una religiosità ancorata al territorio, fatta di raccoglimento, privazioni e contemplazione e sono luogo privilegiato di espressione della via pulchritudinis.
Nel silenzio delle valli e dei boschi tra le montagne della Majella e del Morrone, i monaci eremiti hanno osservato la Regola ispiratrice che fervidamente è stata praticata e attuata ogni giorno.
Spirito a Maiella, S. Bartolomeo in Legio, S. Onofrio del Morrone, Santo Spirito del Morrone: questi sono alcuni tra i luoghi più importanti della meditazione di Celestino V e dei suoi primi seguaci oggetto delle visite guidate nel corso organizzato dal Centro Studi Architettura e Liturgia di Pescara ( www.thema.es) e dalla Fondazione Centro Studi e Ricerche Professione Architetto – Area Metropolitana Pescara Chieti.
Il corso è aperto a tutti e si terrà nelle giornate dal 27 al 29 Maggio 2016.
Sono stati attribuiti 12 crediti formativi per architetti.
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