Da giovedì 31 maggio a sabato 2 giugno 2018 si terrà presso il Monastero di Bose (Magnano BI) il XVI Convegno Liturgico Internazionale. Organizzato dal Monastero di Bose e dall’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’edilizia di Culto della Conferenza Episcopale Italiana, in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Architetti, il XVI Convegno Liturgico Internazionale di Bose sarà dedicato al tema: Architettura di prossimità. Idee di cattedrale, esperienze di comunità.
Giunto alla XVI edizione, il Convegno Liturgico Internazionale di Bose è un appuntamento annuale nel quale studiosi ed esperti di diversi Paesi si confrontano su temi relativi al rapporto tra liturgia, architettura e arte, offrendo al vasto pubblico presente, composto da architetti, teologi, artisti, responsabili di uffici diocesani di liturgia, dei beni culturali ecclesiastici, dell’edilizia per il culto, docenti e studenti delle facoltà di architettura e di teologia un luogo di riflessione comune, animata dalla volontà di riconoscere appieno il valore dello spazio liturgico e dell’arte cristiana.
PRESENTAZIONE DEL TEMA
Di quali “idee di cattedrale”, cioè di quali architetture di prossimità e di esperienze di comunità la Chiesa e la società hanno oggi bisogno? Il Convegno affronterà il tema della “prossimità” dell’architettura liturgica sulle diverse scale, dal vertice costituito dalla cattedrale, alle articolazioni periferiche e finanche di frontiera. Al cuore della città, infatti, la cattedrale è la metafora più eloquente della prossimità della Chiesa alla comunità umana. All’attuale fenomeno di adeguamenti liturgici delle cattedrali non può non corrispondere una rinnovata visione dell’esperienza di comunità che la Chiesa dà da vivere. L’architettura cristiana è chiamata a iscriversi all’interno di una sociologia urbana e ad interagire con essa, consapevole dei luoghi contemporanei di socialità in città, tra presenze monumentali centralizzanti (musei, piazze, centri) e diffusione di luoghi informali o non-luoghi (centri commerciali, che però a loro volta sono anche luoghi, centri e monumenti). Il convegno, aperto a tutti, si rivolge in particolare ad architetti, liturgisti, artisti, responsabili dei beni ecclesiastici, ricercatori, studenti universitari di architettura e di teologia.
CLI/LAB 2 – LABORATORIO INTERDISCIPLINARE PER PROFESSIONISTI GIOVANI
Il Convegno è stato preceduto dalla seconda edizione del CLI/LAB, un laboratorio interdisciplinare tra architettura e liturgia partito con una prima parte formativa presso il monastero di Bose nel mese di novembre 2017. I 24 partecipanti selezionati hanno avviato dai mesi successivi un dialogo con 4 comunità parrocchiali italiane che hanno aderito al progetto. I gruppi hanno impostato un metodo partecipativo con le diocesi coinvolte, al fine di tradurre in maniera più efficace le esigenze della comunità nella redazione di un documento ufficiale per la progettazione di una nuova struttura. L’approccio partecipativo si è rivelato un prezioso strumento di dialogo tra l’ufficio CEI e le diocesi, e tra le diocesi e le parrocchie, in grado di facilitare la condivisione delle aspettative e i possibili obiettivi da raggiungere. Alcuni primi risultati di questo processo saranno presentati attraverso dei pannelli espositivi e dei momenti di incontro e scambio tra i gruppi di lavoro e i partecipanti al Convegno. Per seguire i lavori: Facebook @liturgicolab / canale youtube cli lab
RELATORI DEL CONVEGNO
Il fondatore di Bose ENZO BIANCHI aprirà i lavori con una relazione introduttiva, alla quale farà seguito l’indirizzo di saluto di VALERIO PENNASSO, direttore dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e del Servizio Nazionale per l’Edilizia di Culto della Conferenza Episcopale Italiana. Nella seduta di apertura interverrà il Dott. GIUSEPPE CAPPOCHIN, presidente del Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
Al convegno interverrà il liturgista JORIS GELDOF dell’Università Cattolica di Lovanio, lo storico dell’architettura SIBLE DE BLAAUW della Radboud Universiteit di Nijmegen, il sociologo MARIO ABIS della Libera Università di Lingue e comunicazioni di Milano, l’arcivescovo di Modena-Nonantola ERIO CASTELLUCI; il liturgista GOFFREDO BOSELLI monaco di Bose, GILLES DROUIN direttore dell’Institut Supérieur de Liturgie di Parigi, ANNA MINTA dlla Katholische Privat-Universitat di Linz, RICHARD VOSKO Sacred Space Planner di Clifton Park New York, gli architetti PATRIZIA DI MONTE di Zaragoza e MARIO BOTTA di Mendrisio, e il teologo ALBERT GERHARDS dell’Università di Bonn.
Particolarmente significativa la provenienza internazionale dei partecipanti: oltre all’Italia, da Australia, Belgio, Brasile, Francia, Germania, Norvegia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera.
COMITATO SCIENTIFICO
Il Comitato scientifico, al quale è affidata la preparazione dei Convegni Liturgici Internazionali di Bose, è composto da Enzo Bianchi (Bose), Valerio Pennasso (Roma), Emanuele Borsotti (Bose), Goffredo Boselli (Bose), François Cassingena-Trévedy (Paris), Mario Cucinella (Bologna), Bert Daelemans (Madrid), Micol Forti (Città del Vaticano), Albert Gerhards (Bonn), Angelo Lameri (Roma), Andrea Longhi (Torino), Philippe Markiewicz (Paris).
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Ufficio Stampa
Monastero di Bose
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