V Congresso internazionale di architettura religiosa sacra
Architettura protestante e modernità. Hitos, Transferencias, Perspectivas.
Call for paper
Il 31 ottobre ricorrono cinque secoli da quando Martin Lutero affisse le sue tesi sulla porta della chiesa del castello di Wittenberg (Germania), avviando un processo di riforma del cristianesimo che ha segnato la storia dell’Occidente. In questi ultimi anni abbiamo assistito a una riscoperta progressiva dell’impatto della riforma nella costruzione della modernità. Tuttavia, lo studio della loro influenza sulla architettura religiosa del XX secolo è appena stato affrontato, anche se la sua influenza, sia in opposizione o in approssimazione, sia in edifici fatti per il culto riformista che in quelli per l’architettura cattolica è stato enorme.
È difficile spiegare la scarsa produzione teorica sull’architettura protestante lungo questi cinquecento anni di storia. Forse la chiave si trova nella vera essenza del protestantesimo, che collocò l’uomo come l’unico luogo in cui Dio abita. Infatti, sottolineando il libero arbitrio, secondo il quale gli esseri umani possono decidere liberamente il proprio credo circa la realtà di Dio, i riformatori rivolsero lo sguardo a Gesù che insegna che Dio non vive in nessun tempio, ma tra le persone che si riuniscono nel suo nome. Gli edifici, di conseguenza, sarebbero solo il luogo per l’incontro circostanziale dei credenti. Nel corso dell’ultimo secolo, importanti architetti hanno lavorato per le chiese riformate, in particolare in Europa centrale e negli Stati Uniti. È impossibile sottovalutare il lavoro di Otto Bartning, Olaf Gulbransson Andreas e, in generale, i punti di riferimento dell’architettura protestante tedesca prodotte tra le due guerre. Le lezioni di Erik Bryggman, Alvar Aalto o Sigurd Lewerentz tra molti altri, rimangono in vigore.
Ma come dovremmo leggere, per esempio, le chiese unitarie, metodiste o pentecostali di Frank Lloyd Wright, Eero Saarinen e Philip Johnson? Come hanno influenzato le approssimazioni ecumeniche realizzate dopo la fine del XIX secolo? Attualmente, il fulcro della riforma si è spostato in altre parti del mondo, in particolare in America Latina e in estremo oriente. È necessario proporre una visione in comune della influenza globale dell’architettura riformata e dei trasferimenti spaziali tra le varie confessioni cristiane. Inoltre, come affrontare la sfida dei templi interconfessionali? Come si sta reinventando l’architettura cristiana oggi difronte alle trasformazioni culturali e tecnologiche in corso?
Il V Congresso Internazionale di Architettura Religiosa Contemporanea che si terrà a Santiago del Cile tra il 23 e il 27 agosto 2017, sarà, senza alcun dubbio, un buon momento per uno scambio di opinioni su questi temi.
Come partecipare
Coloro che sono interessati a partecipare al Congresso con una comunicazione dovranno inviare un abstract (300 battute) e un breve curriculum vitae (150 battute) alla Segreteria della Conferenza all’indirizzo mail arquitecturareligiosa17@gmail.com
Le comunicazioni devono avere una lunghezza compresa tra 4000 e 5000 battute e devono essere scritte in formato Word (doc o rtf). Le lingue supportate sono inglese e spagnolo.
Inoltre, devono essere indirizzate a una delle seguenti tematiche:
-
Hitos. Edifici rilevanti trattati come caso studio.
-
Transferencias. Connessioni architettoniche tra le religioni
-
Perspectivas. Proposte spaziali per un immediato futuro.
Oltre all’architettura, l’invito è aperto anche ad altre discipline collegate quali la storia, l’arte, teologia, antropologia, geografia, ecc., che possono aiutare a comprendere meglio l’oggetto di studio.
Il Comitato Scientifico selezionerà le sedici comunicazioni da leggere durante l’evento (20 min.)
Al termine del congresso, tutte le comunicazioni accettate saranno pubblicate nella pubblicazione on-line Actas del Congreso Internacional de Arquitectura Religiosa Contemporánea (ISSN 2340-5503).
Traduzione a cura di Omar A. Fernández
Comitato organizzatore
Esteban Fernández-Cobián · Universidade da Coruña
Rodrigo Rojas Vidal · Università di Santiago del Cile
Comitato scientifico
Andrea Longhi · Politecnico di Torino
Oyarzun · Pontificia Universidad Catolica (Cile)
Giorgio della Longa · Consulta Ufficio Liturgico Nazionale della CEI
Ivan San Martin Cordova · Università Nazionale Autonoma del Messico
José Ramón Alonso Pereira · Università di La Coruña
Walter Zahner · Bischofskonferenz von Deutschland
Zorán Vukoszavlyev · Università di Tecnologia ed Economia di Budapest
sede del Congresso
Facoltà di Architettura. Università di Santiago del Cile
Av. Lib. Bernardo O’Higgins 3677 – Stazione Centrale – Santiago
Per ulteriori informazioni
V Congresso Internazionale di Architettura Religiosa Contemporanea