26 agosto 2017
Il V CIARC diventa “itinerante”, andando a indagare sul campo alcuni dei temi indagati e – più in generale – alcuni aspetti locali di architettura religiosa contemporanea.
La prima sessione “all’aperto” è sabato 26 agosto a Valparaiso, storico porto sul Pacifico, punto obbligato di tappa per viaggiatori, mercanti e imprenditori. Non è quindi casuale il tema della presenza protestante, legata agli interessi economici anglosassoni nell’area.
Il primo edificio visitato, accompagnati dall’architetto responsabile dei recenti restauri e da un membro della comunità, è la chiesa luterana de la Santa Cruz, sul Cerro Concepcion, una delle alture su cui si è sviluppato l’insediamento storico nella baia di Valparaiso. L’edificio – realizzato dal 1897 richiama evidentemente i temi dell’architettura tedesca luterana, declinata secondo le particolarità del sito, dei materiali e delle condizioni climatiche.
La seconda tappa ha riguardato il tempio presbiteriano, in cui il prof. Waldo Pacheco, dell’Academia de Historia Religiosa de Valparaíso, ha sottolineato i legami storici tra la cultura calvinista, lo sviluppo economico della città e le presenze inglesi. L’edificio, realizzato dal 1870 in pilastri metallici e ampie parti in legno (oggi Monumento Nazionale), è espressione di una cultura neogotica, in questo caso anglosassone, radicatasi nel cuore della città bassa, luogo di imprenditoria e consistenti investimenti stranieri.
L’ultima tappa della giornata ha riguardato una delle più recenti chiese cattoliche realizzate in Cile, ossia la cappella di Sant’Alberto Magno, costruita presso il campus Carauma dell’Università Cattolica di Valparaiso. Il progetto di Juan Pavez Aguilar e José Requesens Aldea, completato nel 2014, prevede che la cappella possa servire sia per la comunità universitaria, sia per i residenti nei quartieri in corso di completamento, potendosi fisicamente “aprire” su due lati, grazie ad ampie ante lignee completamente ribaltabili.