Si tratta della seconda edizione, ma l’Accademia delle Belle Arti del L’Aquila (promotrice del progetto) sta già lavorando all’edizione 2018, per trasformare l’appuntamento in un incubatore permanente di creatività e conoscenza, teso a formare e coinvolgere studenti e territorio.
Per quest’anno 10 artisti internazionali stanno creando opere site-specific in altrettanti eremi legati alla straordinaria e poco nota figura di Pietro da Morrone (poi San Celestino V). L’idea, infatti, è quella di riaccendere l’interesse per le figure eremitiche medievali, anche alla luce di una rigenerata vita eremitica contemporanea.
Obiettivo del progetto è anche quello di far comprendere l’importanza della conservazione e la valorizzazione di questi luoghi sacri incastonati sui monti abruzzesi, in quanto irripetibili capolavori di architettura, e come essi siano parte integrante della cultura delle popolazioni locali, nonché patrimonio culturale e spirituale globale.
L’edizione 2017 prevede una serie di incontri programmati durante tutto l’arco estivo:
– i dieci artisti incontreranno i rispettivi sindaci e cittadinanze, presentando direttamente le loro opere via via che saranno pronte (il 17 giugno l’artista Vaughihn Bell presso l’eremo di San Bartolomeo a Roccamorice). Le date di questi incontri saranno pubblicate sulla pagina Facebook dell’Accademia.
– 8 luglio presentazione installazione permanente dell’opera di Joseph Beyuys presso l’eremo di Santo Spirito a Roccamorice, prima installazione pubblica che affronta il pensiero e l’opera del maestro tedesco, uno degli artisti più emblematici del Novecento.
– 15 luglio inaugurazione della seconda edizione di “Eremi arte” presso l’Abbazia di Santo Spirtito al Morrone (Badia Morronese di Sulmona).
– in settembre (data da definire) giornata di studi sul tema dell’eremitaggio nella contemporaneità (gli atti saranno oggetto di pubblicazione).
Al temine dell’edizione sarà realizzato un catalogo bilingue (italiano /inglese) a testimonianza degli interventi artistici, del lavoro svolto e del materiale realizzato.
Salvatore Colletti