La produzione seriale è forse inespressiva, incapace di accostarsi alla poetica dell’inesprimibile? Recentemente Don Matteo Gignoli, Parroco presso la Parrocchia Santa Margherita Vergine a Caronno Pertusella (VA), ha acquistato attraverso il sito internet del progettista Andrea Bella, un tavolo di design per utilizzarlo come altare nella sua chiesa appena restaurata. Andrea Bella ha realizzato un esemplare apposito, secondo le dimensioni particolari richieste e ora il tavolo è diventato altare. Il fatto può dare adito a discussioni da diversi punti di vista, liturgico e architettonico. Anzitutto è bene rimarcare il fatto di un oggeto di design, ovvero frutto di produzione seriale, che entra in una chiesa. Non è il primo caso, e del resto in molte circostanze si sono avuti casi di chiese realizzate in prefabbricato – che è di origine industriale e di solito non ha nulla a che vedere col processo estetico creativo che è sotteso dal design. D’algtro canto il buon gusto e la nobile semplicità non necessariamente richiedono oggetti studiati ad hoc e quindi diversi per ogni singolo luogo. Il problema della conguruenza e dell’armonia d’insieme dovrebbe costituire il punto di partenza di qualsiasi progettazione, inclusa quella di un luogo di culto.
Il tavolo in questione è “Duo”, costituito da due elementi: una base di appoggio in legno con finiture in rovere e una mensa di cristallo temperato di forte spessore.