In Tanzania, una nuova #chiesa, un nuovo villaggio

Nella missione di Mapanda, un progetto sostenuto dalla Diocesi di Bologna e redatto dall’Ing. AldoBarbieri. Il luogo di culto è l’edificio eminente del luogo che si prefigura come il nucleo di un nuovo villagio villaggio. Com’è avvenuto in tante altre realtà (si pensi alle missioni di p. Junipiero Serra in California: San Diego, San Francisco, Los Angeles….) destinato a crescere nel tempo proprio grazie all’ordine e all’organizzazione fornite dalla presenza della Chiesa.

La Diocesi di Bologna è gemellata con la Diocesi di Iringa da 40 anni e da allora è presente nel comprensorio di Usokami,  costituito da 18 villaggi per una popolazione complessiva di 60000 abitanti.

In questo periodo ha realizzato un importante progetto di promozione umana  e sostegno alla fede, che si è concretizzato nella costruzione di:

  • Presidio Sanitario/ospedale;
  • Diga con centrale idroelettrica a servizio dell’Ospedale e degli edifici pubblici;
  • Centro per la cura dell’AIDS;
  • 6 Asili;
  • 3 Case della carità;
  • Scuole di falegnameria;
  • Scuole di Economia Domestica;
  • Scuole di Muratura ed Idraulica;
  • Cooperative agricole e scuole di agraria.

In virtù dell’importante programma di crescita del progetto, nonché quale “prova di maturità”, la Diocesi di Bologna ha condiviso con il Vescovo locale di “lasciare tutto quanto realizzato ai sacerdoti della Diocesi di Iringa”,  proseguendo il proprio impegno missionario e realizzando un ulteriore nuovo insediamento in un altro villaggio, Mapanda.

La Missione

Mapanda dista un’ora di jeep da Usokami e tre ore da Iringa; è un paesaggio costituito da un gran numero di case disposte ai fianchi della strada in direzione sud verso il Chogo e Ukami, altri due numerosi villaggi che faranno parte del territorio parrocchiale.

Dal punto di vista paesaggistico Mapanda è un territorio molto bello, leggermente ondulato, molto verde dopo la stagione delle piogge e con un bel panorama di montagna in lontananza.

Già dodici anni fa abbiamo seguito la costruzione della Chiesa di Usokami. Oggi il governo ha reso disponibile un terreno di 50 ettari per la nuova Missione di cui, in parte (circa un ettaro), sufficientemente pianeggiante per poter edificare. Questo lotto di terreno si trova a circa un chilometro e duecento metri al di fuori della strada principalee pertanto occorrerà trasformare l’attuale sentiero in strada: quanto è bello questo luogo, quanto è impervio raggiungerlo e renderlo accogliente visto che al momento non c’è acqua e non c’è energia elettrica. Occorrerà installare una stazione di sollevamento da un torrente che sista 65 ml di dislivello (in basso!) ed installare un generatore di corrente oltre all’installazione di pannelli solari e fotovoltaici.

L’area appare abbastanza ventosa e pertanto occorrerà impiantare un esteso fronte di eucalipti per proteggere il territorio dai venti.

Il programma delle costruzioni sarà realizzato per stralci; in un primo periodo le attenzioni della Diocesi sono rivolte principalmente alla realizzazione delle strutture strettamente necessarie all’insediamento dei Padri e ad attivare la vita pastorale (Ukambi, Malazi, Casa dei Padri).

Tutte le costruzioni saranno in muratura, a un piano e costruite con la massima semplicità, utilizzando le tecnologie locali; per la mano d’opera ci si rivolgerà a maestranze locali che negli anni hanno partecipato ai tanti corsi da muratore realizzati ad Usokami.

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