La Raccolta Lercaro: un museo da scoprire
La Raccolta Lercaro ha sede in via Riva Reno 57, nel cuore della città di Bologna, a due passi dal centro storico e all’interno di un’area urbanistica chiamata “Manifattura delle Arti”, che, a partire dal 2003, si è costituita come un distretto culturale orientato alla valorizzazione dell’arte contemporanea.
La collezione d’arte del museo nasce dall’incontro e dall’unione delle opere personali collezionate dal cardinale Giacomo Lercaro (arcivescovo di Bologna dal 1952 al 1968) con quelle, numerosissime, che artisti, collezionisti o semplici estimatori, nel tempo, gli hanno voluto donare in segno di profonda stima.
Il primo “dono” risale al 1971 ed è rappresentato dall’omaggio di quattro artisti bolognesi (Aldo Borgonzoni, Pompilio Mandelli, Enzo Pasqualini, Ilario Rossi) al Cardinale in occasione del suo 80° compleanno. È questo l’evento fondativo, da cui si origina l’idea di “aprire” stabilmente la collezione alla fruizione di molti. Concepita da subito come una vera e propria “raccolta” d’arte e meraviglie in cui opere di grandi Maestri si sposano ad antichi manufatti e a straordinarie creazioni della natura, negli anni Settanta la collezione trova posto nelle sale e nei corridoi di Villa San Giacomo, la residenza del Cardinale sulle colline bolognesi.
Negli anni successivi, la graduale apertura a un pubblico sempre più ampio e l’incrementarsi delle donazioni, rende necessario l’ordinamento secondo veri e propri criteri museografici. A un primo lavoro svolto da Franco Solmi segue la direzione artistica di Marilena Pasquali che, nel 2003, cura anche il trasferimento nell’attuale sede museale, ristrutturata grazie al contributo della Fondazione Carisbo.
Infine, nell’autunno 2008, S. E. Mons. Ernesto Vecchi, Presidente della Fondazione Lercaro, nomina direttore artistico Andrea Dall’Asta SJ, il quale, nel rispetto dell’autentica vocazione del museo e dell’originario assetto della collezione secondo il concetto di Wunderkammer (camera delle meraviglie), ripensa l’allestimento come espressione di un dialogo attivo tra antico e contemporaneo.
Lercaro in fondo voleva questo: guardare al passato come a un’eredità preziosa non da contemplare nostalgicamente ma da penetrare e da porre, con metodo, in relazione al presente, per fare affiorare il desiderio di assoluto presente in ogni uomo, al di là della propria fede.
La collezione permanente della “Raccolta Lercaro” oggi comprende opere di Giacomo Manzù, Arturo Martini, Francesco Messina, Mimmo Paladino, Vittorio Tavernari e molti altri. Tra le opere di pittura e grafica, lavori di Giacomo Balla, Filippo de Pisis, Renato Guttuso, Antonio Mancini, Giorgio Morandi, Adolfo Wildt.
Questi lavori dialogano con alcune pregevoli opere antiche, tra cui un bellissimo tondo in gesso raffigurante una Madonna del Latte ascrivibile alla fine del XV secolo e tre arazzi di manifattura fiamminga del XVII secolo.
Tra il 2013 e il 2014 la collezione si è ulteriormente arricchita grazie a nuove donazioni provenienti da artisti e collezionisti che, attraverso il museo, hanno voluto mettere a disposizione dell’intera collettività opere significative. Si tratta di lavori di Giovanni Boldini, Mario Fallini, Mirco Marchelli, Marcello Mondazzi, Graziano Pompili, Georges Rouault, Ettore Spalletti, William Xerra e di due incisioni di Adolfo Wildt che completano il corpus grafico già compreso in collezione.
Andrea Dall’Asta SJ, direttore della Raccolta Lercaro
Francesca Passerini, responsabile della segreteria culturale
Come raggiungere il museo
Raccolta Lercaro
Via Riva di Reno 57
40122 Bologna
Tel. 051 6566210 – 211
Fax. 051 6566260
E-mail: segreteria@raccoltalercaro.it
www.facebook.com/raccolta.lercaro www.raccoltalercaro.it
Orari di apertura:
giovedì e venerdì, 10-13
sabato e domenica, 11-18.30
ingresso libero
Il museo resterà chiuso per pausa estiva dal 3 luglio al 6 settembre 2017; riaprirà il 7 settembre con l’inaugurazione della mostra “Gianni Turin. Diffusa 17: Sacrificio e memoria”
La Raccolta Lercaro è parte di AMEI (Associazione Musei Ecclesiastici Italiani) www.amei.biz