Durante il Festival F-Light 2016 è stata messa a punto la nuova illuminazione per la facciata della Basilica di Santa Croce a Firenze. Una illuminazione dinamica che gioca con intensità e temperatura colore della luce bianca e che include la nuova configurazione della luce statica.
La luce artificiale, nella sua impalpabile immaterialità, sospesa tra spirito e vita diviene l’elemento capace di attivare le corde emotive più profonde di una collettività. La proposta illuminotecnica dinamizza teatralmente la superficie della facciata che entra in empatia, in un contatto quasi “fisico” con il passante occasionale.
La scelta di operare con luce bianca modulata attraverso la variazione della temperatura colore e del flusso luminoso, permette di mettere in scena il tempo lungo della “costruzione” e attiva con il suo “ritmo pulsante” la facciata in una sorta di membrana che assorbe e rilancia l’energia spirituale ed ideale degli “illustri” che nella Basilica dimorano, ricercando nel cittadino contemporaneo la partecipazione in un battito all’unisono.
Un respiro, un battito vitale – non mera scenografia e spettacolo asettico – ma costruzione di uno spazio di coinvolgimento tra memoria storica e istanze contemporanee, tra sapienza della cultura ed esperienza di vita collettiva, tra monumento e città. Una luce calda, a 3000K si proietta sulla statua di Dante che è narratore e spettatore della “costruzione” della luce sulla facciata: la prima fascia della Basilica, quella con i portali, viene accesa da una luce sempre a 3000K, che poi sale alla fascia successiva, e ancora su fino al timpano finale illuminando l’intera facciata.
Adesso si abbassa l’illuminazione sulla statua di Dante, fino ad arrivare ad un 30% della potenza dei proiettori. Questo è il segnale che dà inizio alla pulsazione su tutta la facciata. La temperatura colore inizia a cambiare da 3000K a 4000K e viceversa con dei cicli che durano 40 secondi. La pulsazione termina con un passaggio su tutta la facciata alla temperatura di 4000K, con la dimmerizzazione al 25%.
La variazione di intensità luminosa si concentra ora sul rosone centrale con cicli di 30 secondi e infine accensione statica dell’intera facciata a 4000K. Il tutto è ottenuto grazie a 22 proiettori MaxiWoody Compact Tunable White a LED e il sistema di controllo DMX. I consumi energetici sono abbattuti del 68 %, mantenendo gli stessi livelli d’illuminamento di 25 lux mentre i rilievi della facciata acquistano una maggiore profondità nella condizione di luce statica.
L’installazione luminosa dinamica eseguita in loop è programmabile in determinate fasce orarie e manifestazioni, si alterna a momenti di illuminazione statica permettendo di ottenere il duplice obiettivo di “illuminare emozionando” e di “illuminare illustrando”.
MICROSCAPE architecture urban design ARCHITETTI ASSOCIATI
Credits
Committente: Associazione MUS.E – Città di Firenze
Lighting design: MICROSCAPE architecture urban design AA
Imprese esecutrici: SILFIspa
Foto © Luca Petrucci