MOSTRA LAVS DEO
Un paramento liturgico di Filippo Sorcinelli per Pio VII
4 ottobre – 17 novembre 2024
MUSEO E PINACOTECA DIOCESANI DI IMOLA
IMOLA (BO)
INAUGURAZIONE 4 OTTOBRE 2024 ORE 17.30
Continua la sinergia tra Filippo Sorcinelli e il Museo Diocesano di Imola e, dopo la mostra dello scorso anno dedicata alle figure degli ultimi due pontefici, in occasione dei duecento anni dalla morte di Pio VII, apre l’esposizione LAVS DEO Un paramento liturgico di Filippo Sorcinelli per Pio VII, dedicata proprio al pontefice che fu lungamento arcivescovo di Imola e anche dopo l’elezione non volle abbandonare questa carica, continuando a reggere la diocesi e diventando quindi punto di riferimento per la città.
Sarà forse per questo che il Museo Diocesano è il secondo museo ecclesiastico italiano per fondazione e nel Palazzo Vescovile che lo ospita si trova ancora la galleria dei ritratti di Pio VII, commissionata dal pontefice quando era in prigionia a Fontainebleau a causa dei suoi scontri con Napoleone.
Nel 1797 ancora vescovo di Imola, pronunciò una famosa omelia di Natale in cui sosteneva la conciliabilità tra i testi del vangelo e la democrazia, nel tentativo di elaborare una teologia politica cristiana in epoca di rivoluzione. Nel 1800 diventò Papa e lo fu per ventitré anni, passando alla storia per la sua mentalità aperta al cambiamento.
Filippo Sorcinelli con il suo atelier LAVS – laboratorio di vesti sacre che in quasi venticinque anni di attività oggi è riconosciuto come un’eccellenza mondiale – ha voluto omaggiare questo innovativo pontefice creando per la mostra un apparato pontificale in quarta costituito da cinque vesti sacre – pianeta, dalmatiche, piviale e mitra – ricalcando lo stile dei tessili liturgici tra XVIII e XIX secolo.
Lo stile dei manufatti si ispira chiaramente alle liturgie e della Roma barocco/neoclassica: i riferimenti delle ornamentazioni, infatti, traggono spunto dal patrimonio architettonico, i tessuti riprendono lo splendore decorativo del barocco pur nella macro esposizione modulare dei damaschi. Broccati, sete a contrasto rendono il paramentale moderno ma di sentimenti antichi. Incorniciano l’installazione piccoli accessori come il manipolo, il velo e la borsa.
Anche l’allestimento della mostra sarà un omaggio a Pio VII, infatti prenderà vita proprio nella sala dominata da una grande lapide in scagliola marmorizzata dipinta – l’iscrizione latina ricorda il soggiorno in Imola di Papa Pio VII, di ritorno dall’esilio in Francia; dal 27 marzo al 20 aprile del 1813 egli dimorò nel Palazzo Vescovile – sotto la quale saranno collocati preziosi arredi liturgici donati dal papa alla cattedrale verso cui sfileranno, in una ideale processiona liturgica, i manichini vestiti con le creazioni di Filippo Sorcinelli.
A corollario dell’esposizione LAVS DEO Un paramento liturgico di Filippo Sorcinelli per Pio VII viene presentata una rassegna, inserita nell’Emilia Romagna Festival, di tre concerti d’organo con artisti noti sul panorama musicale nazionale ed internazionale che vede protagonista il prezioso e raro organo di Carlo Traeri del 1671, costruito per la Chiesa della Beata Vergine Addolorata della Pianta, ma da decenni conservato nel Museo Diocesano di Imola.
Con la supervisione e la direzione di Filippo Sorcinelli, la rassegna intitolata Cose Celesti prevede tre concerti pensati appositamente attorno all’antico organo il cui valore risiede non solo nello strumento in sé – avendo subito pochissimi interventi nei secoli – ma anche nella sua intima connessione con le attività più rappresentative del Museo che lo custodisce.
Mercoledì 16 e 30 ottobre ci saranno i primi due appuntamenti, serate in cui la voce dell’organo si intersecherà con la voce umana per poter ascoltare tutte le possibilità timbriche che un tale strumento consente; mercoledì 13 novembre il concerto finale sarà per solo organo, un’occasione per vedere e sentire quali abilità deve mettere in campo un organista.
Ogni serata sarà introdotta da Filippo Sorcinelli che racconterà il programma e i musicisti e proporrà in abbinamento una sua fragranza; appuntamenti non statici ma sinestetici per permettere al pubblico di goderne non solo con l’udito ma in questo caso anche con l’olfatto.