Segni a volte quasi impercettibili: una piccola campana, una croce, un campo arato. A volte ben visibili: un monastero, una chiesa, un portale… Il paesaggio antropizzato – ovvero il paesaggio dei nostri giorni che è tutto e dovunque modificato dalla presenza umana – reca sempre tracce che parlano della sacralità.
Certo, il termine può essere abusato e inteso secondo diverse prospettive, ma in ogni caso si riferisce all’infinita alterità, alla ricerca di quanto supera l’esistere per rivolgersi all’essere. Il primo inevitabile passo sulla strada della religione: la strada del vivere umano.
Il numero 3 della rivista online “Thema.es” affronta questi problemi attraverso diversi contributi che si riferiscono alla “risacralizzazione” dei paesaggi nel mondo contemporaneo, dopo i tanti momenti attraversati nei decenni passati, in cui il materialismo ha cercato di impossessarsi dello spazio dell’uomo, e non v’è mai riuscito.
«La “risacralizzazione” – si dice nell’editoriale – può essere, là ove si trovino da un lato la trasmissione (tradizione non tradita) di un messaggio, e dall’altro l’apertura all’ascolto di un cuore che, per quanto distratto dalle mode del momento, non dimentichi la profondità di quel che le supera e da esse prescinde». Nelle campagne e nelle città: gli esempi di cui si parla riguardano alcune chiese in Africa, il sito archeologico di Stonhenge e l’abbazia di Vaals, il monastero di Bose e il progetto di realizzare un monastero urbano nell’area deindustrializzata ex Falck nell’ex Stalingrado d’Italia, Sesto San Giovanni, opere inserite da Paolo Zermani e da Mario Botta in contesti urbani e silvestri, le chiese storiche del South England e le ricostruzioni del Friuli… e molto altro.
Thema.es 3 pubblica contributi di: Astolfi, Badino, Botta, Ferri, Fumagalli, Ganis, Longhi, Marzorati, Mavilio, Novelli, Omenetto, Pasini, Pellitteri, Piussi, Proietti, Radice, Servadio, Zermani.
Thema.es n. 3 è scaricabile liberamente dal sito Web Www.thema.es.