“Costruire una chiesa che non separi, ma unisca alle sue strutture tutto il creato, la luce, gli alberi, le immagini vive, i suoni della natura”, scriveva Costantino Ruggeri, frate francescano scomparso nel 2007 e universalmente conosciuto come uno dei principali artefici del rinnovamento dell’architettura sacra contemporanea.
Oggi, a distanza di diciassette anni dalla sua morte, la sua idea di una chiesa costruita continua a concretizzarsi nella Fondazione Frate Sole (da lui istituita nel 1993) e soprattutto nel Premio Internazionale di Architettura Sacra, rivolto a nuovi edifici religiosi di culto cristiano realizzati in tutto il mondo, che giunge in questo 2024 alla sua ottava edizione.
Considerato l’Oscar dell’Architettura Sacra, e assegnato ogni quattro anni, ha già visto premiate nelle precedenti edizioni archistar quali il giapponese Tadao Ando, che ha ottenuto il primo premio nel concorso d’esordio nel 1996 per la Chiesa della Luce a Ibaraki (Giappone); il portoghese Álvaro Siza, nel 2000, per la Chiesa di Santa Maria a Marco de Canaveses (Portogallo); l’americano Richard Meier, nel 2004, per la Chiesa di Dio Padre Misericordioso a Roma, la Chiesa del Giubileo del 2000. Nel 2008 il premio ha visto come protagonista il britannico John Pawson, per aver progettato e realizzato la Chiesa del Monastero di Novy Dvur (Repubblica Ceca), una costruzione di grande rigore, silenziosa ed eloquente, profondamente legata alle tradizioni monastiche delle più antiche comunità di preghiera del Vecchio Continente. Nel 2012, il riconoscimento è stato assegnato al cileno Cristián Undurraga, per la Capilla del Retiro, nella Valle de Los Andes (Cile). Nel 2016 un altro Premio Pritzker, Rafael Moneo, ha vinto il premio con la chiesa di Iesu a San Sebastian (Spagna) e nel 2020 il premio è andato allo studio Meck Architekten, rappresentato da Axel Frühauf, con la chiesa del Beato Padre Rupert Mayer a Poing, Monaco di Baviera (Germania), un edificio costruito con la luce.
I sette architetti vincitori delle precedenti edizioni si sono distinti con opere che hanno saputo coniugare la tradizione cristiana degli edifici di culto con elementi di innovazione, capaci di trasmettere l’universalità del messaggio spirituale che travalica il credo individuale.
Il Premio Internazionale intende fotografare la ricerca contemporanea e segnalare progetti architettonici in cui sono attuate le qualità artistiche e mistiche tese a fare dello spazio sacro un luogo di esaltazione spirituale.
Le opere vanno presentate alla Fondazione Frate Sole mediante form online al sito: https://internationalprize.fondazionefratesole.org/ entro venerdì 24 maggio 2024.
Una Commissione Giudicatrice formata dai componenti del Comitato Scientifico della Fondazione Frate Sole e dagli architetti Cristián Undurraga e Axel Frühauf valuterà i progetti pervenuti.
Il vincitore riceverà un contributo in denaro pari a 30.000 euro, che gli sarà assegnato a Pavia sabato 5 ottobre 2024.
Il Premio Internazionale di Architettura Sacra è organizzato dalla Fondazione Frate Sole, e patrocinato da: Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto, Consiglio Nazionale degli Architetti, Provincia di Lombardia dei Frati Minori, Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti della Provincia di Pavia, Ordine Ingegneri della Provincia di Pavia, Diocesi di Pavia, Provincia di Pavia, Comune di Pavia, Università degli Studi di Pavia.
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Presentazione Premio Internazionale Architettura Sacra