Progetto CORPUS CHRISTI- L’UOMO SINDONICO IL CORPO E LE FERITE-Santa Maria del Carmine- Brescia

PROGETTO CORPUS CHRISTI
L’UOMO SINDONICO IL CORPO E LE FERITE

Nella chiesa di Santa Maria del Carmine apre al pubblico l’esposizione
con le opere degli studenti dell’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di
Brescia in dialogo con l’opera del maestro Sergio Rodella

26 FEBBRAIO – 3 APRILE 2022

 

Accesso libero, da venerdì alla domenica, dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Chiesa di Santa Maria del Carmine – Contrada del Carmine, Brescia
Dopo l’importante successo della mostra avvenuta nei mesi di novembre e dicembre del
2021 nella Chiesa di Sant’Andrea a Bergamo Alta, in occasione delle manifestazioni per la
Festa dei Santi Patroni bresciani, sabato 26 febbraio 2022, presso la Chiesa di Santa Maria
del Carmine (a Brescia) è stata  inaugurata l’esposizione del progetto Corpus Christi.
Nella mostra, dal titolo L’uomo sindonico. Il corpo e le ferite, le lesioni del Corpo sindonico
vengono interpretate e illustrate nelle tele degli studenti dell’Accademia di Belle Arti
SantaGiulia di Brescia in dialogo con l’opera scultorea dell’artista Sergio Rodella.
L’intero progetto Corpus Christi iniziato nel 2018 e ancora in fase di crescita è stato
coordinato dal prof. Adriano Rossoni.
Il progetto Corpus Christi nell’esposizione bresciana si arricchisce di un ulteriore
avanzamento della ricerca accademica: la mostra infatti vanta un video di modellazione 3D
virtuale, una restituzione formale e cromatica dell’uomo sindonico del maestro Rodella su
cui, in successione, compaiono le ferite e le tumefazioni nella loro evoluzione, dall’Ecce
homo al Crocifisso e infine al Deposto, nel passaggio dalla vita alla morte.
Realizzato come progetto di prova finale triennale da Lorenzo Tentori, studente della Scuola
di Scultura dell’Accademia SantaGiulia di Brescia, il video illustra i risultati delle ricerche già
realizzate in ambito pittorico ed evidenziate nelle tele presenti in mostra, che riguardano la
rappresentazione delle lesioni individuate sulla Sindone e che hanno costituito il cuore dei
precedenti fasi del progetto Corpus Christi.
Il progetto – realizzato con la collaborazione del Prof. Fabio Groppi, docente di Tecniche
della modellazione digitale (Computer 3D), e con Stefano Erinaldi di Chimera, studio di
produzione e post-produzione cinematografica e televisiva – riporta ogni lesione illustrata
tridimensionalmente nel dettaglio proponendo l’immagine di un Cristo umano, fatto di
carne, realizzato così raramente nella storia dell’arte e, con tutta evidenza senza l’accurato
studio scientifico che caratterizza questo lavoro.

Il progetto Corpus Christi
La mostra L’uomo sindonico. Il corpo e le ferite testimonia e condivide un progetto di ricerca
accademica, inizialmente denominato Sanguine, nato nell’anno accademico 2018-2019 su
proposta del Prof. Luigi Fabrizio Rodella, Responsabile del Settorato Anatomico della
Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Brescia – venuto a mancare nel
settembre 2020 – e del prof. Adriano Rossoni, docente di Disegno e Anatomia artistica
presso l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia.
Il progetto è stato caratterizzato da una prima importante fase di ricerca storico artistica,
effettuata dai docenti di storia dell’Arte dell’Accademia – prof.ssa Virtus Zallot, prof. Paolo
Sacchini e prof.ssa Ilaria Bignotti – attraverso lo studio delle rappresentazioni del sangue
nella storia dell’arte dal Medioevo ad oggi.
Accompagnati costantemente dal Prof. Adriano Rossoni e grazie alle lezioni di impronta
medicoscientifica tenute dal prof. Luigi Fabrizio Rodella, gli studenti hanno realizzato studi
pittorici di ferite e di colate di sangue, con attenzione al realismo della rappresentazione,
lavori che anticipano l’evoluzione nel progetto Corpus Christi.
Il lavoro di ricerca si è ulteriormente concretizzato nell’anno accademico 2019-2020, con
l’inizio della collaborazione con l’artista Sergio Rodella che ha condiviso la modalità di
lavoro adoperata per la realizzazione della scultura dell’Uomo Sindonico, presente in
mostra.
L’opera, che ha riscosso significativi riscontri a livello nazionale ed internazionale, è stata
realizzata attraverso la metodologia anatomo-morfologica, e, sulla scorta di dati
quantitativi antropometrici scientificamente rilevati, ha studiato le fattezze sindoniche e le
ha tradotte in un’opera scultorea.
Nella mostra L’uomo sindonico. Il corpo e le ferite si evince come le opere degli studenti
dialoghino con la scultura del Corpo Sindonico realizzata dall’artista Sergio Rodella, lavoro
che mette in relazione la bidimensionalità delle tracce di un uomo crocifisso impresse sulla
tela con la tridimensionalità del corpo a cui tali tracce appartengono.
Il nuovo approccio condiviso dal Maestro Sergio Rodella con gli studenti ha permesso di far
interagire competenze e ambiti apparentemente molto distanti tra loro. La mostra, infatti,
presenta i lavori che uniscono alla sensibilità pittorica di ogni singolo esecutore una ricerca
scientifica e rigorosa, fondata sul confronto con diversi interlocutori esterni: il Dott. Luigi
Fabrizio Rodella a cui è stato dedicato il progetto, lo scultore Sergio Rodella, i medici
dell’azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo: il Direttore del reparto di
Odontostomatologia Dott. Umberto Mariani, l’anatomopatologo Dott. e Prof. Matteo
Marchesi e il chirurgo maxillo-facciale Dott. Bardazzi, lo scultore Luigi Mattei,
l’anatomopatologo Dott. e Prof. emerito Giovanni Pierucci e il Sindonologo prof. Bruno
Barberis.

Il progetto di Lorenzo Tentori
“Il punto di partenza del mio progetto video è stato l’uomo sindonico del maestro scultore
Sergio Rodella, non più solo come riferimento pittorico ma, nella sua scansione
tridimensionale, come diretto luogo di studio e manipolazione, sia plastica che pittorica.”
Spiega lo studente Lorenzo Tentori della Scuola di Scultura dell’Accademia SantaGiulia di
Brescia che ha eseguito il lavoro interamente per via informatica con la collaborazione
attiva del prof. Fabio Groppi docente di Tecniche della modellazione digitale (Computer 3D)
della stessa Accademia. “Con il software digitale Mudbox per la modellazione e la pittura
3D ho svolto la modellazione direttamente sulla scansione 3D della scultura, realizzata e
gentilmente fornita dal Progetto Arte Poli, laboratorio di restauro di Verona.”
L’obiettivo del lavoro è stato riportare, sulla scansione stessa, i risultati delle ricerche già
realizzate in ambito pittorico ed evidenziate nelle tele presenti in questa stessa esposizione,
che riguardano la rappresentazione delle lesioni individuate sulla Sindone e che hanno
costituito il cuore dei precedenti momenti del progetto Corpus Christi.
Il video è stato realizzato in collaborazione con Stefano Erinaldi di Chimera, studio di
produzione e post-produzione cinematografica e televisiva, ed è visibile nel video a
schermo presente in mostra.

Valeria Magnoli

Ufficio stampa
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COOPERATIVA SOCIALE ONLUS

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