La cittadina di Zhuting si trova tra la riva orientale del fiume Xiangjiang e le vicine colline. Intorno agli anni ’90, gli agricoltori locali hanno dato vita ad una comunità religiosa. La vita era migliorata dopo la riforma economica: tuttavia, i contadini erano ancora minacciati dalle inondazioni dello Xiangjiang. Per le famiglie colpite da calamità naturali o da malattie, il gruppo ha iniziato ad organizzare assistenza e momenti di preghiera. La comunità si è estesa fino a comprendere gradualmente 300 persone, tra cui molte provenienti da oltre le colline, saturando le possibilità di accoglienza. Pertanto, nel 1999, i fedeli hanno deciso di realizzare una sede permanente su un terreno di 500 mq, tra le colline meridionali. Il programma prevedeva una chiesa per 500 persone, una sala da pranzo comune e alloggi per persone provenienti dai villaggi lontani. Il mio progetto, a titolo gratuito, è stato innanzitutto condizionato dalla ristrettezza del sito e dalle limitazioni di budget.
Sequenza spaziale a zig-zag
Un luogo sacro ha sempre bisogno di un adeguato distacco dallo spazio profano circostante, tale da offrire ai fedeli un ambiente di transizione tra la vita quotidiana a quella spirituale. Tali esigenze sono particolarmente rilevanti per questo progetto. La foresta circostante contrasta nettamente con la chiesa, che si offre come un caldo rifugio, e per questo necessita di essere schermata dal vicino incrocio di tre strade rurali. Tuttavia, il lotto, triangolare, non consente un distacco opportuno, poiché occupa uno spazio ridotto, largo al massimo 20 metri, confinato tra un ripido pendio e le strade.
Nei tradizionali templi cinesi, gli edifici e i cortili tendono a essere collocati lungo un asse centrale rettilineo, su un sito ampio e piatto. Ma possono talvolta formare una linea spezzata per adattarsi a una collocazione impervia. Seguendo questa tradizione, il progetto colloca l’edificio longitudinalmente lungo la via, utilizzando lo iato tra la chiesa e la strada come uno spazio di mediazione. I visitatori di Zhuting entrano in un sentiero protetto da un recinto di bambù, per poi attraversare un ponte sopra uno specchio d’acqua ben curato: passano quindi per un atrio interno triangolare che li immette ad una sequenza di cinque raccolti cortili, conclusi da una vasta corte da cui si accede al luogo di culto vero e proprio.
Visibile ma non raggiungibile
Lo storico delle religioni Mircea Eliade ha sottolineato l’ambiguità dell’uomo nei confronti del sacro: “Da un lato egli spera di assicurare e rafforzare la propria realtà grazie al massimo coinvolgimento possibile con la sacralità e la potenza del divino; dall’altro, teme di perderla completamente se è trasportato ad un livello spirituale più elevato della sua naturale condizione profana”. Da questo paradosso consegue “che lo spazio sacro è accessibile e inaccessibile”. Architettonicamente richiede uno spazio visibile ma non raggiungibile. I progetti convenzionali delle chiese considerano l’area sacra come una terminazione raggiungibile, contrassegnata da una croce su un muro o da una vetrata. In effetti, alcuni grandi esempi storici hanno già tentato soluzioni diverse. In molte cattedrali gotiche una grata aperta tiene i fedeli lontani dall’altare e dal coro. La chiesa di Saint-Roch a Parigi ha una serie di aperture che, oltre l’altare permettono di vedere le statue poste nel coro.
Per ottenere un effetto simile ma nel rispetto del budget, la chiesa di Zhuting riprende la tradizione architettonica cinese che utilizza per le stesse funzioni spazi interni e spazi esterni. Oltre al sedime della chiesa, resta infatti un angolo di risulta che il progetto sfrutta per insediare lì, tra le braccia della foresta incontaminata, la croce destinata all’interno. Entrando nella chiesa, i fedeli vedranno la navata centrale estendersi attraverso un varco alto più di 6 metri nella foresta, dove una croce lontana si libra sopra gli alberi, concludendo così un percorso circolare che inizia sotto la stessa croce.
La partecipazione locale
Il progetto di una chiesa è simile a quello di una casa, in entrambi i casi i proprietari sono legati emotivamente al futuro. A Zhuting, i membri della comunità hanno partecipato a tutte le fasi, dalla progettazione ai dettagli e dalla scelta dei materiali alla costruzione. Il coinvolgimento degli utenti ha incoraggiato l’architetto a sperimentare forme e materiali locali, piuttosto che copiare il consueto linguaggio architettonico occidentale. Questo ha consentito non solo di rientrare nel finanziamento di 150.000 yuan, ma ha anche di inserire un esempio di architettura moderna nell’area rurale di un paese in via di sviluppo non occidentale.
Ad esempio, la chiesa adotta una semplice pianta rettangolare e una copertura a due falde, con muri portanti e un sistema di capriate in acciaio-legno. La forma e il sistema strutturale sono tipici dei fabbricati agricoli della regione e quindi noti ai costruttori locali. Sono stati utilizzati mattoni rossi e piastrelle di produzione locale. Le varie tonalità e le trame naturali sono per lo più esposte o solo spazzolate con acqua di calce all’interno. Gli effetti spaziali innovativi sono quindi creati dall’adattamento a specifiche aree regionali, senza “decostruire” la forma e la struttura complessive.
Dopo aver superato numerose difficoltà, durate due anni, la chiesa è stata finalmente completata. Ogni Natale, gli agricoltori che vivono anche a 15 chilometri di distanza si riuniscono qui per festeggiare. Ad alcuni la chiesa può apparire piccola, fuori moda e perfino rozza. Ma ritengo che, rispetto ai progetti appariscenti di molte grandi città, rispecchia forse in modo più autentico gli utenti, il luogo e il tempo che l’hanno generata.
traduzione a cura di Claudio Varagnoli
INFO
Località Zhuting, Zhuzhou, provincia di Hunan, Cina
Durata del progetto 1999-2002
Superficie del lotto 500 metri quadrati
Superficie coperta 380 metri quadrati
Committente Chiesa Zhuting
progettista: Pu Miao (titolare del progetto ), Istituto di design architettonico della contea di Zhuzhou, provincia di Hunan (titolare della concessione)
Consulenti: Zhuzhou County Architectural Design Institute, provincia di Hunan
Fotografo Pu Miao
Pubblicazione Time+Architecture (Cina, 4/2007)