RESTAURO DELLA CATTEDRALE MARIA SS. DELLA BRUNA | MATERA

Il progetto architettonico relativo alla cattedrale di Matera ha preso in esame varie problematiche definendone, in sinergia con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio e con la Curia Vescovile, le soluzioni più idonee per ridare dignità all’edificio religioso.

Due i temi principali affrontati: la pavimentazione e gli arredi liturgici, questi ultimi con particolare attenzione perquanto riguarda il presbiterio.

Pavimentazione

La soluzione indicata nel progetto originario, che si rifaceva alle indicazioni del progetto posto a base di gara, prevedeva una pavimentazione con disegno e materiali nuovi.In corso d’opera, anche su indicazioni e richieste da parte della Soprintendenza, si è valutata l’ipotesi direcuperare sia il disegno che gli elementi costitutivi della pavimentazione esistente. La nuova pavimentazione, quindi, è stata realizzata riutilizzando elementi della pavimentazione originariarisalente alla fine dell’800 (utilizzando esclusivamente le parti integre e prive di degrado sia strutturale sia fisico),escludendo quelli inerenti le integrazioni e sostituzioni effettuate nel corso del secolo scorso riproducendoneintegralmente il disegno. Il disegno, quindi, sarà quello originale così come dimensioni e materiali: marmo Carrara con finitura opaca conmoduli di forma quadrata e tozzetti in bardiglio grigio a disegnare aula e navate. Anche i tre rosoni che impreziosivano la parte centrale dell’aula sono stati riposizionati nel luogo originario, sostituendone esclusivamente le parti danneggiate e degradate. Stessa metodologia è stata adottata per quanto riguarda lefasce tra le colonne. Grande attenzione è stata posta nella scelta del materiale per le integrazioni che, grazie ad una attenta e proficua ricerca, proviene dalla stessa cava da cui è stato estratto il materiale originario. Anche nel transetto si e riproposta la pavimentazione originaria sia nel disegno, modulo quadrato che nel materiale, marmo Carrara con finitura opaca, ma realizzata con lastre nuove. Nella “Cappella feriale” si è proceduto con lastre nuove recuperando il disegno della pavimentazione originaria in marmo Carrara con finitura opaca etozzetti in bardiglio grigio. Particolare attenzione è stata posta per l’area presbiteriale a partire dalla scalinata diaccesso. Partendo dal presupposto di riproporre l’elemento balaustra, senza però venir meno alle esigenze liturgiche di eliminare qualsiasi barriera tra aula e presbiterio, e quindi conservarne gli effetti cromatici di raccordo con l’altare settecentesco, si è optato, rispetto alla proposta progettuale originaria, di realizzare il primo gradino con pedata più ampia in modo da alloggiare, sia a destra che a sinistra, parti originali della balaustra e l’ambone. Il materiale utilizzato per la scalinata è il marmo Carrara, a finitura opaca, con lastre di varie dimensioni per le pedate, mentre per le alzate il marmo Carrara con inserto in diaspro rosso così come da disegno originario. La pavimentazione del presbiterio, visto lo stato di alto degrado del pavimento originario, è stata realizzata con un disegno nuovo e utilizzando materiale analogo a quelli dell’aula ma differenti nelle dimensioni: marmo Carrara con moduli di forma quadrata poste a 45° rispetto a quelli della navata centrale. Una fascia in bardiglio grigio perimetra l’intera area sacra. Inserti in vetro sono posizionati sul lato sinistro per rendere visibili i recenti ritrovamenti delle quote originarie del luogo, dell’antico basolato medievale e del livello originario dello spiccatodei pilastri dell’arcata trionfale.

Arredi liturgici

Anche le soluzioni progettuali relativi agli arredi liturgici hanno subito varianti rispetto a quelle originarie sempre con il confronto con la Soprintendenza. Principio ispiratore delle nuove soluzioni è stato quello di caratterizzare le “sculture” in marmo Carrara, ovvero dei veri propri monoliti, relative alla Mensa, Ambone, cattedra, cero pasquale, con elementi decorativi in materiali della tradizione artigianale locale, vale a dire la cartapesta. In ogni arredo le decorazioni in cartapesta rientrano nella simbologia religiosa. L’Altare, segno di Cristo, ha come elemento decorativo in cartapesta, con finitura color oro, della base su cui poggia la mensa, la vite, uno dei simboli eucaristici; l’Ambone, segno della Resurrezione, presenta sul fronte decorazioni di foglie di alloro, con tonalità similari al marmo, simbolo di vittoria; la Cattedra, infine ha, nelle colorazioni della pietra, foglie e rami di ulivo , segno della Consacrazione dei re Profeti Sacerdoti.

Francesca Contuzzi 

architetto progettista e direttore operativo per il progetto architettonico e di restauro

Le foto sono per gentile concessione dell’arch. Francesca Contuzzi.

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