Di seguito segnaliamo alcuni degli appuntamenti della prima giornata , mercoledì 18 settembre 2019
Omaggio a Leonardo Da Vinci– a cura di Carlo Amadori
All’interno del Salone sarà possibile visitare la mostra “Omaggio a Leonardo da Vinci” a cura di Carlo Amadori. In occasione della celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, l’esposizione vuole ricordare diverse tematiche realizzate dal grande, straordinario e unico maestro. Verranno proposti 30 disegni per ricordare alcune opere fondamentali nella storia dell’artista: la “Battaglia di Anghiari”, realizzata nella Sala dei Cinquecento a Palazzo Vecchio; lo Studio di proporzioni del volto e dell’occhio; il busto d’uomo di profilo; “L’uomo Vitruviano”; i solidi e i poliedri per l’illustrazione del Divina Proporzione di Luca Pacioli; lo Studio per la capigliatura di Leda; lo Studio di testa di una fanciulla; lo Studio di mano virile; la Sant’Anna con la Vergine, il Bambino e San Giovanni; la Madonna dei Fusi; San Girolamo; le cinque teste grottesche; l’Hornithogalum Umbellatum e Ranunculus Bulbosus; la Cerchia di Leonardo e per finire il ritratto di Leonardo
Una Fondazione di arte antica e moderna nel Castello Estense di Ferrara: la Collezione “Cavallini Sgarbi”. 1° sezione: “Scultura dell’800 e del ‘900 da Lorenzo Bartolini a Bruno Innocanti”
Saranno presenti: Vittorio Sgarbi, Elisabetta Sgarbi, Marco Gulinelli (Assessore Cultura, Musei, Monumenti Storici e Civiltà Ferrarese, Unesco del Comune di Ferrara), Andrea Zamboni (Sindaco Riva del Po) e Filippo Parisini (Presidente e AD Ferrara Fiere – Gruppo BolognaFiere).
La Fondazione Cavallini Sgarbi nasce nel 2008 per volontà dei coniugi Caterina “Rina” Sgarbi e Giuseppe “Nino” Sgarbi e dei loro figli Elisabetta e Vittorio. Essa ha sede a Ro Ferrarese, nella casa di famiglia, dove sono raccolte le centinaia di opere d’arte – dipinti e sculture dal XIII al XIX secolo – acquisite in oltre trent’anni di appassionata attività collezionistica. La Fondazione Cavallini Sgarbi promuove la cultura e la ricerca attraverso la critica d’arte e il collezionismo e in collaborazione con enti pubblici e privati organizza mostre supportate da rigorosi progetti scientifici.
Conoscenza e gestione dell’intervento: il patrimonio culturale colpito dal sisma Emilia-Romagna 2012
Organizzato da: DIAPReM/LaboRA/TekneHub, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Ferrara
A cura di: DIAPReM/LaboRA/TekneHub, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Ferrara
In collaborazione con: Agenzia regionale per la Ricostruzione – Sisma 2012, Tecnopolo Ferrara, Clust-ER BUILD
Modera: Marcello Balzani, Direttore del DIAPReM, Università degli Studi di Ferrara
Progetti di formazione alla ricerca: dalla ricostruzione alla formazione di nuovi profili di competenza
Antonino Libro, Coordinamento Interventi per la Ricostruzione Post Sisma degli Immobili Sottoposti a Tutela
Il sisma Emilia-Romagna 2012 come cantiere di conoscenza
Eva Coïsson (Professore Associato in Restauro, Vice-Direttore del DIA, Università degli Studi di Parma)
Messa in sicurezza di chiese e campanili: studi per l’ottimizzazione tecnico-economica
Lia Ferrari, Università degli Studi di Parma
Nuovi strumenti informativi per una programmazione a scala territoriale degli interventi di prevenzione sismica sul patrimonio architettonico fortificato
Elena Zanazzi, Università degli Studi di Parma
Dalla conoscenza dei caratteri costruttivi alla valutazione speditiva della vulnerabilità: il caso studio del centro storico di Ferrara
Marco Zuppiroli, Università degli Studi di Ferrara
I cimiteri colpiti dal sisma: la caratterizzazione del danno tra formazione dell’operatore e strumenti schedografici
Veronica Vona, Università degli Studi di Ferrara
Procedure di rilievo integrato del danno sismico: un approccio metodologico per la documentazione e la rappresentazione applicato ai teatri emiliani
Martina Suppa, Università degli Studi di Ferrara
Il Building Information Modeling per la documentazione e la rappresentazione dell’intervento sul patrimonio costruito esistente
Fabiana Raco, Università degli Studi di Ferrara
Il progetto antincendio negli edifici vincolati, tra nuove regole, tecniche e tecnologie
Rilievo, analisi, progettazione, sistematizzazione BIM e modellazione dell’incendio
(crediti ex818/84, sicurezza, ordini e collegi)
Evento organizzato dal CIAS dell’Università degli Studi di Ferrara, in collaborazione con il Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Ferrara
Si ringraziano della collaborazione: Laboratorio TekneHub del Tecnopolo UniFe, NKE Autodesk Platinum Partner, Studio La Malfa
L’innovazione tecnica e metodologica applicata alla progettazione è sempre più attenta all’esigenza di contestualizzare gli interventi e di aiutare il tecnico nella costruzione del progetto complessivo, senza dispersione di risorse nel controllo dei diversi livelli di intervento, cercando una stretta sinergia fra rilievo dell’antico, progettazione tecnica e gestione del cantiere e del costruito, che è anche gestione delle emergenze.
Occorre una valutazione accurata del contesto per poter scegliere i parametri alla base del progetto antincendio (il suo ‘scenario’) ma le informazioni raccolte sono indispensabili anche per inquadrare le esigenze funzionali e di tutela del costruito e dei suoi utenti; se l’ideazione delle soluzioni tecniche avviene in parallelo sui diversi piani di sviluppo, si riduce la possibilità di errore e anche il tempo di elaborazione del progetto.
È indubbio che innovarsi come tecnici, studi e uffici pubblici richiede un contributo spesso sostanzioso in termini non solo economici ma anche e soprattutto formativi e gestionali, è quindi fondamentale comprendere i fattori su cui basare le proprie scelte progettuali, professionali e le possibili sinergie fra competenze e strumenti differenti. Nell’ambito della progettazione su edifici oggetto di tutela, questo seminario illustrerà i principali cambiamenti in atto nella progettazione antincendio, nel rilievo e nella gestione degli elaborati attraverso il Building Information Modeling, le potenzialità BIM per la progettazione degli impianti antincendio e l’uso delle tecniche di fire engineering e i parametri di validazione dei sistemi per la modellazione del fumo, del fuoco e dell’esodo nei progetti antincendio.
ISCR – ISTITUTO SUPERIORE PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO
Matera RESTAURO APERTO – cantieri in città
10 cantieri didattici di restauro per la Capitale Europea della Cultura 2019
L’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro ha aperto dall’anno 2015 una sede della propria Scuola di Alta Formazione e Studio a Matera, scelta non certo casuale, ma conseguenza della vivacità culturale della città e delle prospettive di sviluppo della regione, nodale per l’offerta culturale del Mezzogiorno. Il 2019, anno di Matera Capitale Europea della Cultura, coincide inoltre con una data importante: gli 80 anni dalla fondazione dell’ISCR.
Relatore:
Giorgio Sobrà Direttore SAF Matera
Francesca Capanna, Direttrice SAF Roma
Restauratori italiani in Paesi lontani? Carolina Izzo vive e lavora in nuova Zelanda ed esporrà le opportunità per studenti e restauratori di fare esperienze (università, stages, lavoro) nel paese “down under”. Una realtà tutta italiana su conservazione e restauro all’estero.
Esplorare le reali possibilità di collaborazione per valorizzare e far comunicare fra loro i diversi approcci alla conservazione dei beni culturali e alle tradizioni, per trasmettere le effettive opportunità per studenti e restauratori in Paesi lontani. L’utilità della cooperazione (in corso e in progetto) fra centri di studio, musei, professionisti.
Partecipa: Carolina Izzo (Victoria University of Wellington – VUW)
Il restauro dei monumenti funebri Savelli nella basilica romana di S. Maria in Aracoeli
Relatori: Adriano Casagrande; Francesca Scirpaù
L’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro ha concluso da poco il restauro dei monumenti funebri che la potente famiglia romana dei Savelli eresse sul finire del XIII secolo nel transetto destro della rinnovata basilica romana di S. Maria in Aracoeli, consacrando questo spazio di culto come cappella gentilizia e proclamando con forza il proprio patronato sul rinnovamento dell’edificio di culto all’epoca in atto ad opera di Arnolfo di Cambio.
informazioni , documentazioni e immagini
dall’ Ufficio stampa Culturalia di Norma Waltmann
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