Il 23 agosto è avvenuta la cerimonia di apertura del V CIARC, presso la Sala d’Onore del Rettorato dell’Università di Santiago del Cile. Il Rettore ha sottolineato il forte legame tra l’esperienza della Riforma e la vita universitaria (tutti i grandi “fondatori” di confessioni riformate erano docenti o fondatori di università), ragione per cui l’Università di Santiago – nota per il pluralismo politico e religioso – ha sostenuto l’iniziativa, caratterizzata da un taglio scientifico e interdisciplinare.
Esteban Fernandez Cobian ha ripercorso la storia dei primi CIARC, da Ourense 2007, Ourense 2009, Siviglia 2013, Puebla 2015, fino a Santiago del Cile 2015, sottolineando come si tratti di iniziative di studi di architettura “cristiana”, non solo “cattolica”.
Rodrigo Vidal Roches, coordinatore locale del congresso e anima dell’organizzazione, ha discusso il rapporto tra la realtà storica dei fatti del 1517 e il loro ruolo ideale e ideologico, i cui impatti hanno avuto conseguenze straordinarie sul concetto stesso di “modernità”, tema evocato dal titolo stesso del congresso. Alla cerimonia hanno partecipato i vescovi metodisti e pentecostali di Santiago, salutati e ringraziati dalle autorità accademiche.
La relazione magistrale introduttiva è stata tenuta dalla prof. Jeanne Kilde (Università del Minnesota), studiosa di storia delle religioni, autore del noto best-seller “Sacred Power, Sacred Space. An introduction to Christian Architecture“, che ha discusso come il tema del “sacro” e dell’architettura “sacra”, inizialmente eluso dai riformatori cinquecenteschi, abbia riconquistato spazio proprio nei decenni di affermazione dell’architettura Moderna e nel secondo Novecento.
Il nodo teologico della prossimità o della distanza di Dio si è tradotto in approcci diversi all’architettura, segnati da immanenza o trascendenza. In particolare la relatrice ha poi affrontato il tema delle architetture “non denominazionali“, ossia non legate a una particolare confessione protestante, ma aperte a un uso ecumenico e di contemplazione.
La sfida più recente è quella costituita dalle “mega-churches” realizzate per le nuove confessioni di tipo pentecostale, capaci di ospitare diverse migliaia di fedeli.
Nel pomeriggio, i congressisti hanno visitato la cattedrale cattolica di Santiago (opera realizzata tra XVIII e XX secolo con sostanziali interventi di architetti italiani) e quella evangelica (con una comunità pentecostale metodista), realizzata negli anni Sessanta e recentemente dichiarata monumento nazionale.