Comunichiamo l’uscita del nuovo numero della rivista.
“Una rivista non concentrata su una sola epoca storica, né su un unico ambito culturale, più facilmente restituisce l’ariosità di quest’avventura, antica quanto l’umanità. Dal romanico in Corsica, all’imponente testimonianza delle chiese in legno dei Carpazi, riaffiorano «memorie acquisite, assimilate, forse dimenticate» ed entrano in dialogo con istanze contemporanee di pace, quelle delle architetture di Ugljen in Bosnia, di bellezza, in un angelico velario e nel rinnovamento di una cappella bretone, di inclusione, negli interventi per facilitare l’accessibilità al complesso della cattedrale di Sora. Sono sorti nel secolo scorso – è il caso dell’opera di Van Eyck – luoghi di preghiera capaci di parlare a quello spazio che «è dentro di noi», ma proprio nel Novecento l’ingresso delle donne in architettura – in questo numero l’attenzione va a Lina Bo Bardi – ha intercettato, a questo riguardo, ulteriori strati dell’umano sentire. Antico e nuovo sembrano volersi combinare nella chiesa di Nuestra Senora de Candelaria ad Alcala’, a suggerire quanta delicatezza, quanto equilibrio, quanta audacia occorrano allo spirito per disporsi verso ciò che si rivela. «Può rivelarsi a coloro che lo meritano», suggeriva Le Corbusier, non certo nell’accezione competitiva con cui oggi si evoca il merito. C’è, piuttosto, una disciplina interiore che prepara l’incontro. Si tratta della sapienza che in ogni epoca una generazione trasmette all’altra. Si rende per ciò stesso interessante la rubrica con cui Thema 14 dà la parola a una vicenda professionale, parabola in prima persona che sollecita ogni lettore a coltivare la propria prospettiva. Nessuno, infatti, può essere un altro, né tanto meno venire toccato dal Mistero senza essere soltanto se stesso.“( dall’editoriale di Sergio Massironi)
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