Un piccolo sagrato

La Nota pastorale CEI sull’adeguamento delle chiese, al punto 35, indica come “la cura del sagrato è segno della disponiblità all’accoglienza che caratterizza la comunità cristiana in tutti i suoi gesti”, quindi, a partire da tale spazio, “è necessario rendere le chiese accessibili a tutti, accoglienti, nitide e ordinate”. La sistemazione del piccolo sagrato della chiesa parrocchiale di S. Maria Maddalena in Cavatigozzi, diocesi di Cremona, rappresenta un piccolo, significativo gesto in questa direzione.
L’istituzione del monastero cistercense di Santa Maria Maddalena, in località a 6 km a ovest di Cremona ancor oggi chiamata Cavatigozzi, risale al XIII secolo. La tipologia dell’attuale complesso architettonico, posto in piena pianura, bensì su un alto ciglio, è quella benedettina, organizzata attorno al vuoto centrale, con la chiesa che costituisce il lato claustrale a nord. La soppressione del monastero è avvenuta in epoca napoleonica; la chiesa, invece, non cambiò mai destinazione d’uso ed è rimasta luogo per il culto della comunità locale, passando di proprietà della Parrocchia con la sagrestia, l’oratorio dei confratelli e la canonica, mentre il resto è stato trasformato in plesso scolastico.
La facciata della chiesa appare sobria e incombente su uno spazio aperto molto ristretto, distinguendosi per il protiro e il frontone secenteschi. L’esterno si amplia lungo il fronte laterale, scandito da finestroni rettangolari e su cui si fonda il campanile, fino al cortile che separa la chiesa dalla canonica, ove si affaccia la sacrestia. La pianta è rettangolare in direzione est-ovest, a navata unica scandita in tre campate e mezzo voltate, racchiudendo la curvatura dell’abside. Una sola cappella laterale si apre sul fianco destro in prossimità dell’ingresso principale e di fronte a quello secondario. Dall’esterno la chiesa è compiutamente percepibile dalla quota stradale in basso, come un corpo allungato su cui svettano la torre campanaria cuspidata (sopralzo dell’inizio del XX secolo) e l’attico del fronte.
L’intervento di conservazione più recente ha riguardato la manutenzione e la ricoloritura dei paramenti esterni, nonché la definizione di un degno pavimento per il sagrato antistante la facciata ovest, finora del tutto privo di disegno coerente, occupato perlopiù da sterrato, lacerti di materiale incongruo e un passaggio in lastrame di porfido collegato obliquamente alla scalinata di accesso che è stata, nei secoli, l’unico elemento ambientale sempre chiaramente individuabile. Si è predisposto un nuovo disegno che tenga conto delle assialità che s’incrociano in questo piccolo luogo all’aperto: la direzione della rampa d’ascesa e quella longitudinale della chiesa. Esse generano una forma ellittica, dove poter riconoscere una centralità di arrivo e di attesa che viene poi definita da bordure collegate con i movimenti architettonici della facciata, in modo tale da creare un piccolo invaso degno e significativo per l’ambito di sosta e preparazione all’ingresso nell’edificio spirituale.
Di concerto con la Soprintendenza si è scelto di utilizzare una stesura monomaterica, declinandola in diverse tipologie di elementi di porfido che mantengano la coerenza, la praticabilità e la durevolezza del disegno, permettendo di legarlo con naturalezza al carattere ancora agreste del sito. La posa di cubetti, resi permeabili con la resinatura dei giunti, ha formato il tappeto dell’ellisse; con i ciottoli segati si sono intessuti i bordi, e la stesura di lastre ha creato gli allineamenti e il pavimento in prossimità della porta. Antistante la recinzione rimane una fascia di rispetto per la semina di un tappeto erboso.
La proposta è risultata vincitrice del 2° bando 2022 per progetti di utilità sociale, ottenendo il relativo contributo dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona – Onlus.

Restauro conservativo facciate e ripavimentazione del sagrato della chiesa parrocchiale di S. Maria Maddalena in Cavatigozzi, Cremona, 2022-2024

Committente
Parrocchia di S. Maria Maddalena in Cavatigozzi (parroci Don Gianfranco Vitali e Don Alfredo Valsecchi)
Progetto e direzione lavori
Tino Grisi
Autorizzazione
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Cremona
Imprese esecutrici
Facciate: Paolo Beltrami Costruzioni (con Edilsuolo e Andrea Girelli)
Sagrato: Porfidi dell’Isola

 

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