William Xerra “VIVE 1972-2022 L’illuminazione dello sguardo” Mostra al Museo S.Fedele

Museo San Fedele. Itinerari di arte e fede

In occasione della donazione della Via Crucis di William Xerra alla Fondazione Culturale San Fedele di Milano e dei cinquant’anni del “Vive”

inaugura mercoledì 5 ottobre 2022 dalle ore 18.00

VIVE 1972-2022
L’illuminazione dello sguardo
Percorso antologico nei cinquant’anni del VIVE di William Xerra

 

A cura di Andrea Dall’Asta SJ

Sono passati molti anni da quando, appena giunto a Milano alla fine degli studi, il critico d’arte Francesco Tedeschi mi chiese di andare nello studio di un artista che allora non conoscevo – William Xerra – per vedere una Via Crucis che aveva da poco realizzato. Ne rimasi folgorato: a ogni stazione della Via Crucis, Xerra aveva accostato una propria interpretazione, creando un dialogo tra passato e presente. Da quel momento è nata con William Xerra una bellissima intesa che ha accompagnato negli anni tante manifestazioni realizzate insieme sia presso la Galleria San Fedele che altrove. La donazione al San Fedele è dunque l’ultimo «evento» di un cammino segnato da una profonda amicizia. Non solo, questo dialogo tra antico e contemporaneo in relazione a soggetto sacro come la Via Crucis mi fece molto riflettere su quello che è diventato un tratto distintivo dell’attività della Galleria San Fedele da questo interrogativo: «In che modo è possibile riflettere oggi sui temi dell’arte sacra con linguaggi contemporanei?». Non si tratta, infatti, di aggiornare semplicemente un linguaggio, ma di ripensare l’arte sacra secondo i modi con cui la cultura di oggi parla al nostro tempo.
Andrea Dall’Asta

In occasione della donazione della Via Crucis che l’artista ha fatto alla Fondazione Culturale San Fedele, sarà inaugurata una mostra che si articolerà secondo un vero e proprio percorso dagli spazi del Museo San Fedele a quelli dell’attuale Galleria.

a) Nella chiesa di San Fedele sarà esposta la Via Crucis. Lungo la navata e negli spazi del presbiterio saranno esposte le stazioni: le quattordici interpretazioni di Xerra sono affiancate a tavole di un pittore anonimo del ‘700 piemontese.

b) Nella cripta sarà esposto un lavoro realizzato da Xerra nel 1988: la «copia» del Cristo morto del Mantegna, conservato presso la Pinacoteca di Brera, eseguita per la mostra Museo dei musei a Palazzo Strozzi a Firenze. Su quest’opera, Accame scriveva: «[Xerra] Non è un falsario né un copista di professione, ma soltanto un artista che conosce il suo
mestiere, come anche molti altri dovrebbero, prima di presumere di saper fare arte».

c) In occasione della donazione della Via Crucis, sarà inaugurato un nuovo spazio del Museo San Fedele: la Sala Vigo. In questo ampio spazio saranno collocati i lavori di William Xerra realizzati in questi ultimi anni, a testimonianza della vitalità di un autore in continua ricerca di nuove norme espressive.
L’inaugurazione di questo spazio costituirà una novità importante nello sviluppo del Museo San Fedele, poiché permetterà la congiunzione tra gli spazi del Museo San Fedele che si articolano oggi tra la chiesa di San Fedele, la Sagrestia, la Cappella delle Ballerine, la Cripta e la quadreria, e l’attuale Galleria San Fedele che si affaccia su via Hoepli. Sarà dunque costituito un unico percorso, che procede dal Museo San Fedele. Itinerari di arte e fede alla Galleria San Fedele.

d) Negli spazi della Galleria San Fedele saranno esposte le opere di William Xerra sul tema «Vive» che ha accompagnato, anche se a fasi alterne, il lavoro di tutta la vita. Questa “parola” si sovrappone a immagini, parole, frammenti. Come scriveva Quintavalle nel 1976: “Xerra cancella sezioni della realtà e pone in rilievo aspetti marginali, dunque recupera una sezione del mondo che è cancellata, che è rimossa”. “È questo un processo tipico dell’artista che parte da frammenti di pitture antiche di soggetto religioso, sulle quali, con diverse tecniche, effettua interventi pittorici, o aggiunge parole, frasi, scritte che assumono un valore simbolico. Grazie a questi interventi i suoi lavori da una parte ri-attualizzano l’annuncio consegnato dal frammento recuperato, dall’altra si caricano di una nuova luce, che nasce dal modo con cui l’artista fa esperienza del significato dell’opera antica. Le opere di William Xerra trasformano così le narrazioni religiose della nostra tradizione cristiana in racconti che ci interpellano e si ripresentano ai nostri sguardi come messaggi rivolti al nostro presente” (Andrea Dall’Asta).
Sempre nella Galleria San Fedele saranno esposti due lavori realizzati proprio per questa mostra. Due opere che interpretano un quadro del XVII secolo, inedito, recentemente restaurato e ancora in fase di studio. Si tratta di un olio su tela rappresentante San Pietro Apostolo che, secondo la recente attribuzione di Alessandro Morandotti, è da ascrivere al pittore veronese Marcantonio Bassetti. Insieme a queste opere, sarà presente anche un altro lavoro che Xerra realizzò per il San Fedele nel 2001 a partire da una tela antica anch’essa in mostra: Cristo inchiodato della scuola di Cerano (metà XVII sec.).

e) Infine, nel percorso sarà presente anche un’opera dal titolo «Io mento», a segnalare un’altra tappa fondamentale del lavoro di William Xerra.

La mostra di William Xerra presso il Museo San Fedele. Itinerari di arte e fede sarà dunque un’occasione per conoscere meglio un autore che dagli anni Sessanta non si è mai stancato di parlare, nell’ambito delle poetiche del segno e della materia, del mistero più profondo dell’esistenza umana.

All’apertura della mostra, inaugurazione dei nuovi spazi dell’Assistenza Sanitaria

L’apertura della mostra sarà anche l’occasione per inaugurare i nuovi spazi dell’Assistenza Sanitaria San Fedele, Opera storica che nasce più di settanta anni fa. I Gesuiti del San Fedele, fin dagli inizi della loro presenza nell’immediato dopoguerra, hanno voluto che il loro impegno culturale fosse legato a un’attenzione concreta a favore delle fasce marginali della società. Un discorso culturale non può essere, infatti, separato da una visione antropologica globale, in grado di ascoltare il mondo degli ultimi.
Recentemente, l’Assistenza Sanitaria ha allargato il suo impegno e si è dotata di una nuova sede che consente un migliore svolgimento del suo lavoro. In essa operano circa 90 volontari con differenti professionalità, e assiste più di 2000 persone l’anno. L’Opera è specializzata nel fornire terapie a chi non ha accesso alle cure. Questo aiuto è fornito principalmente attraverso il recupero del farmaco valido non utilizzato. Si incrociano così le conoscenze farmaceutiche e mediche con quelle sociali necessarie per assistere la marginalità grave.
Sarà un momento di grande gioia e soddisfazione poter presentare il nuovo centro potenziato e rinnovato e informare maggiormente rispetto a un servizio – come il riciclo del farmaco – veramente utile e attuale, ma normalmente ignorato.

Biografia
William Xerra, nato a Firenze nel 1937, vive e lavora a Piacenza. Tutta la sua opera è rivolta tra il segno poetico e pittorico, anche quando negli anni Settanta, tra happening, performance e video, concepisce una serie di opere strettamente “concettuali”. Sarà poi il frammento in grado di significare i percorsi e le memorie dell’esperienza quotidiana. Lo stile dell’artista evidenzia i limiti provvisori entro i quali è realizzata l’opera. Dei primi anni Settanta sono: la “verifica del miracolo” con Pierre Restany, le “buste riflettenti”, i “libri-oggetto”, l’intervento su “lapidi dismesse”, e i “poemi flipper” con il poeta Corrado Costa. Quando agli inizi degli anni Ottanta Xerra ripensa alla pittura, tutte queste esperienze tornano nel quadro, inteso come luogo di raccolta incessante di azioni, citazioni, appunti. Filiberto Menna lo conferma, nel 1987, uno dei Maestri italiani della pittura-scrittura-pittura. Il VIVE del 1972 accompagnerà l’opera dell’artista in tutto il suo percorso.
Nel 2002 presenta alla Fondazione Mudima a Milano, il manifesto IO MENTO, letto da Pierre Restany. Sue opere sono presenti in Musei Nazionali e Internazionali quali: Museo MART, Trento – Museo Internazionale d’arte, Seul Corea – Museo MAGA, Gallarate – Museo PECCI, Prato – M.A.X. Museo di Chiasso, Svizzera – Museo della Permanente, Milano – Centro Recoleta, Buenos Aires – Museo Lercaro, Bologna – Museo della Carale, Ivrea – Museo UCLA, Los Angeles – Museo CSAC, Parma – Museo MAMBO, Bologna – MUSEION, Bolzano – Museo delle genti d’Abruzzo, Pescara – Museo GASC, Milano – Museo del Tricolore, Reggio Emilia – Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma – Museo della Comunità Ebraica, Sinagoga di Casale Monferrato – Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei, Villa Clerici, Milano.

In Allegato Testi e contributi ” di: Critici vari;  Andrea Dall’Asta: lo mento; Francesco Tedeschi: Via Crucis; Lucia Miodini: Vive; Remo Bodei: Dolore e speranza; Roberto Tagliaferri: la pittura.

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INFORMAZIONI MOSTRA

• Inaugurazione mercoledì 5 ottobre 2022 dalle ore 18.00 alle 20.00

• Durata dal 6 ottobre al 3 dicembre 2022

• Ingressi e orari:

Museo San Fedele. Itinerari di arte e fede
da mercoledì a sabato ore 14-18

Galleria San Fedele
da mercoledì a sabato ore 14-18

• Biglietto € 5,00 (ultimo ingresso ore 17.30)

CONTATTI UFFICIO STAMPA
sanfedelearte@sanfedele.net – 02 863 52 233
museo@sanfedele.net – 02 863 52 409

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